Per ricostruire una storia del parto nel Medioevo e nella prima età moderna, dobbiamo affidarci a vari tipi di fonti, le più significative delle quali sono quelle mediche. Il paradosso è che queste, con poche eccezioni, sono state scritte da uomini che, in molti casi, non entravano nemmeno nella stanza del parto. Nella maggior parte dei trattati di medicina, sia medievali che rinascimentali, sono presenti molti elementi legati all'immaginario collettivo legato a una tradizione consolidata: luoghi comuni che si tramandano da un testo all'altro, come le storie di nascita di esseri bestiali, talvolta dal sapore mitologico, come le arpie.Dominava l'idea che il ventre della donna potesse nascondere "meraviglie" che si rivelavano solo all'ultimo momento. Testimonianze di una mentalità consolidata e di un sapere condiviso all'interno del quale il pensiero scientifico e la tradizione popolare tendevano a fondersi. Come nel caso delle formule e degli oggetti-amuleto, per noi oggi piuttosto stranianti, che venivano utilizzati per aiutare le donne a partorire più rapidamente. Si tratta di testimonianze che non possono essere ignorate nel difficile compito di scrivere una storia del parto che, per le ragioni sopra citate, conserva comunque un valore ipotetico. Al fine di metterne in luce gli aspetti più rilevanti, si cerca di far "parlare" il più possibile le fonti testuali, le uniche a informarci su di essa, anche quando raccontano di credenze sorprendenti e "meravigliose".
Le meraviglie del parto. Donare la vita tra Medioevo ed Età moderna
Foscati A
2023-01-01
Abstract
Per ricostruire una storia del parto nel Medioevo e nella prima età moderna, dobbiamo affidarci a vari tipi di fonti, le più significative delle quali sono quelle mediche. Il paradosso è che queste, con poche eccezioni, sono state scritte da uomini che, in molti casi, non entravano nemmeno nella stanza del parto. Nella maggior parte dei trattati di medicina, sia medievali che rinascimentali, sono presenti molti elementi legati all'immaginario collettivo legato a una tradizione consolidata: luoghi comuni che si tramandano da un testo all'altro, come le storie di nascita di esseri bestiali, talvolta dal sapore mitologico, come le arpie.Dominava l'idea che il ventre della donna potesse nascondere "meraviglie" che si rivelavano solo all'ultimo momento. Testimonianze di una mentalità consolidata e di un sapere condiviso all'interno del quale il pensiero scientifico e la tradizione popolare tendevano a fondersi. Come nel caso delle formule e degli oggetti-amuleto, per noi oggi piuttosto stranianti, che venivano utilizzati per aiutare le donne a partorire più rapidamente. Si tratta di testimonianze che non possono essere ignorate nel difficile compito di scrivere una storia del parto che, per le ragioni sopra citate, conserva comunque un valore ipotetico. Al fine di metterne in luce gli aspetti più rilevanti, si cerca di far "parlare" il più possibile le fonti testuali, le uniche a informarci su di essa, anche quando raccontano di credenze sorprendenti e "meravigliose".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.